FACTA predispone ed organizza percorsi di formazione, rivolti agli operatori turistici ed agli operatori culturali, per acquisire le principali nozioni utili a facilitare la relazione con le varie esigenze speciali che l'utenza di detti servizi può manifestare. Si tratta di moduli molto agili e snelli, pensati per essere pronti a cogliere le esigenze particolari e farvi fronte in maniera professionalmente corretta. Chi fosse interessato può contattarci per predisporre un corso su misura. FACTA (Federazione per l'Accessibilità di Cultura, Turismo ed Ambiente) si costituisce per promuovere la cultura dell'accessibilità coniugata ai settori dell'accoglienza e dell'ospitalità. Per far sì che il turismo e la fruizione dei patrimoni attrattivi del territorio divengano un pieno diritto per tutti, anche per chi è portatore di esigenze speciali. Rendere praticabile questo principio, uscendo dalle mere dichiarazioni d'intenti, significa in primo luogo focalizzare le esigenze particolari dei fruitori affinchè si possano individuare le "barriere" (non solamente quelle architettoniche) che tendono ad escludere alcuni target dall'esperienza turistica piena. A partire da ciò adottare quegli accorgimenti che tendano ad azzerare o quantomeno a contenere in misura accettabile le barriere che si possono palesare per alcune disabilità (che non sono solamente quelle motorie: pensiamo agli ipovedenti o ai sordi, alle patologie che limitano la mobilità o alle intolleranze alimentari). Pensare anche a questi "utenti" rende sicuramente la destinazione migliore per tutti, contribuendo ad un miglior posizionamento della stessa nel panorama concorrenziale verso cui è ormai avviato il mercato turistico. Una destinazione per tutti è anche una destinazione migliore per tutti. Oltretutto il diritto di fruizione dei servizi turistici viene costantemente richiamato dalle fonti normative in materia.
L'errore più frequente che ricorre fra l'opinione comune è quello di associare tale settore turistico alle persone con disabilità fisica, ricavandone una visione medico-ospedaliera del turismo accessibile. In realtà è necessario allargare tale considerazione poiché quando parliamo di turismo accessibile ci riferiamo ad una serie di servizi e prodotti rivolti "ai bisogni di tutti" ovvero non solo persone con disabilità fisiche, ma anche non vedenti e ipovedenti, non udenti e ipoudenti, anziani, donne in gravidanza, persone con esigenze dietetiche, con allergie alimentari e non, famiglie numerose.
Da questo punto di vista non si tratta quindi di "CONFEZIONARE UN PRODOTTO DIVERSO, DEDICATO ALLE PERSONE CON DISABILITÀ" ma pensare e organizzare un settore che, in ogni suo aspetto, possa essere realmente partecipato e goduto da tutti, comprese le persone con esigenze specifiche. Non significa "solo" abbattere o superare le barriere architettoniche e percettive ma impegnarsi concretamente nell'eliminazione delle barriere culturali e comunicative che spesso impediscono o limitano la piena partecipazione delle persone con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive o temporanee. Significa un forte impegno nella ricerca di soluzioni per l'accessibilità, siano esse strutturali, comunicative o di servizi. La ricerca della piena fruibilità non può essere un elemento marginale o secondario ma deve essere incluso, a pieno titolo, in tutte le fasi di organizzazione, realizzazione e adeguamento del sito culturale o della singola struttura ricettiva. Lo stesso vale per gli eventi di carattere culturale e quindi dalla scelta della location, alla comunicazione, alla logistica tutto va guardato e affrontato con un occhio attento all'accessibilità.
E questo approccio non deve essere una circostanza occasionale, sporadica o isolata ma deve diventare, in modo progressivo ma costante, uno degli aspetti imprescindibili e fondamentali per tutte le realtà che finanziano, patrocinano, organizzano e realizzano manifestazioni ed eventi.
PRINCIPI FONDANTI PER GARANTIRE UNA BUONA FRUIBILITÁ
Autonomia:
Possibilità, per le persone con disabilità, di muoversi e usufruire degli spazi e dei servizi in modo quanto più possibile indipendente, senza doversi affidare all'aiuto e/o al supporto di terze persone.
Modularità della soluzione:
Privilegiare soluzioni progettuali e comunicative differenziate rispetto alle diversità e alle esigenze umane ricercando, quanto più possibile, soluzioni multiopzionali (soluzioni testo/immagine, testo/descrizione vocale, ecc).
Universalità dell'intervento:
Ricerca di soluzioni "per tutti"e non "dedicate" e spesso segreganti, nel rispetto dei principi dell'accessibilità trasparente e del Design for All. Pensiamo per esempio al "terzo sesso" per i servizi igienici (bagni per maschi, femmine, disabili). Tenuto conto che la buona fruibilità di un evento è data dal giusto connubio tra assenza di barriere architettoniche, presenza di servizi e ausili dedicati, disponibilità di personale attento e formato e adeguati piani di sicurezza, si possono sviluppare ulteriormente alcuni principi fondamentali: